martedì 11 ottobre 2011

NEW GIRL: "adorkabile"


L’unica cosa che probabilmente non mi è piaciuta del pilot di New Girl (dal 20 settembre sull’americana Fox) è il look della protagonista, Jess Day (Zooey Deschanel) che con quell’acconciatura e occhialoni sembra Katy Perry nella versione parodistica di se stessa in Last Friday Night (TGIF) meno l’apparecchio per i denti. Il suo personaggio potrebbe essere sognante e genuino senza per questo sembrare una dork, però mi rendo conto che quello è il punto, Jess intende essere una dork oltre ad essere totalmente e assolutamente adorabile. Per lei infatti hanno coniato un nuovo aggettivo: adorkable, adorkabile.
Come ha scritto Mary McNamara sul Los Angeles Times: “l’essenziale sexitudine della Deschanel è impossibile da sradicare, ma la usa in tutti i suoi elementi - gli occhi, quella voce, quelle curve – per un fine effetto comico, facendo la dork alla maniera in cui  Judy Holliday, Carole Lombard  o anche Lucille Ball facevano le tonte”. E, come ha rincarato Robert Bianco su USA Today, “lei e l’ideatrice dello show Liz Meriwether hanno dato forma con Jess a qualcosa che non avevamo del tutto visto prima – una donna che è dolce eppure crassa, innocente eppure sexy, bellissima eppure goffa, e sfacciata eppure irresistibilmente adorabile”.
Jess scopre che il suo ragazzo ha un’altra, lo pianta e cerca un nuovo posto in cui andare a vivere. Trovato un annuncio fa un colloquio per dividere un appartamento in cui abitano già tre ragazzi, Nik (Jake M. Johnson),  Schmidt (Max Greenfield, Veronica Mars, Ugly Betty) e Coach (Damon Wayans jr), che dalla seconda puntata viene sostituito da Winston (Lamorne Morris). Nonostante qualche titubanza iniziale perché si tratta di una persona dell’altro sesso, i tre la accettano, anche incentivati dal fatto che Jess dice di avere numerose amiche modelle. Comincia così non solo una coabitazione, ma quella che si rivela subito come un’autentica amicizia.
Un po’ come accade con la ben diversa Modern Family il  punto di forza sembra essere quello di saper dosare bene umorismo e tenerezza – se nel pilot si ride di gusto a vederla frignare all’ennesimo riguardarsi Dirty Dancing, o a vedere Coach che cerca di capire come comunicare meglio con le donne, a fine puntata ci si commuove dei tre ragazzi che vengono in suo soccorso, o di nuovo in 1.02 quando la aiutano a tener testa alla sua “Criptonite”, ovvero il suo ex Spencer (Ian Walterstorff) o in 1.03 quando ballano tutti insieme un molto originale ballo del qua qua ad un matrimonio.
E la sit-com non ha timore di mischiare situazioni un po’ sceme con altre più sottili. Il dialogo peraltro è fraseggiato in modo tale da sembrare fresco e vero. Nel pilot, ad esempio, Schmidt, con l’intenzione di fare il buon padrone di casa e far colpo sulla migliore amica di Jess, Cece (Hannah Simone), le offre del tè, per finire in modo imbarazzante, inappropriato quanto divertente, a parlare di bustine di tè (chi non avesse idea del doppio senso sessuale delle bustine di tè legga qui alla voce tea bag). La scena è stata costruita in modo tale per cui il contorcersi verbale del personaggio è risultato assolutamente autentico.  
New Girl, che nel farci divertire intende esplorare i rapporti uomo-donna nel mondo contemporaneo, è stato il primo telefilm di quest’annata  a ricevere l’ordine per una stagione completa. Sotto, la sigla a partire dalla seconda puntata.

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