giovedì 24 febbraio 2011

POCOYO: un tenero bimbo di quattro anni



La storia vuole che il cartone animato per bimbi di età pre-scolare Pocoyo (RaiYoYo), ideata in Spagna da Guillermo García Carsí, Luis Gallego e David Cantolla, debba il suo nome alla figlia di quest’ultimo. La bimba di tre anni, nelle preghiere serali invece di dire “Eres niño como yo”, sei un bimbo come me, diceva "Eres niño poco yo ", come se fosse “sei un bimbo piccolo me”. E così, quel “piccolo me” è diventato Pocoyo.

 Il delizioso e divertente protagonista che porta quel nome è un bimbo vestito di blu chiaro, con un cappellino dello stesso colore che ha sempre 4 anni, anche quando li compie. Nelle due stagioni ciascuna di 52 episodi di circa 7 minuti ciascuna, divide la scena con Pato, una papera gialla con un cappellino verde, Elly, un elefante rosa che ama la danza classica, il cane Loula e occasionalmente il pigro uccellino Bacaroto.

Vincitore del premio Cristal Award per la migliore produzione Tv al 30° Festival Internazionale di Annecy, le vicende del tenero personaggio si svolgono su un fondale assolutamente bianco e  hanno un’innocenza adorabile. Tutto muove dalla curiosità del protagonista che scopre il mondo intorno a sé, che sia una radio che fa ballare tutti a ritmi diversi o che siano bolle di sapore che scoppiano quando le tocchi. Una voce fuori campo si rivolge a lui come un normale adulto a un bambino. Dà suggerimenti, gli pone qualche domanda (senza che ci sia risposta), lo incoraggia magari a capire che se un suo amico ha il sapone liquido e lui ha la paletta da cui soffiare le bolle il modo perché tutti siano contenti è giocare insieme, invita un coro di voci fuori campo di bambini a intervenire occasionalmente con qualche frase. C’è una certa delicatezza e dolcezza adatta all’età, ma godibile anche dagli adulti.

2 commenti:

  1. Buonasera,
    sono una studentessa dell'Università di Firenze e sto scrivendo la tesi di laurea sui cartoni animati educativi. Il focus è proprio Pocoyo. Volevo chiederle se mi può dare qualche consiglio bibliografico o sitografico. In particolar modo in relazione alla "storia", agli aneddoti e agli autori. Le lascio il mio indirizzo mail: annarita.cantalupi@unifi.stud.unifi.it
    Cordiali Saluti

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    1. Salve! Purtropppo non mi è arrivato un avviso e mi sono accorta solo ora del suo commento rispetto a Pocoyo.
      Può darsi anche che a questo punto lei si sia anche già laureata.

      Purtroppo in realtà non ho veri suggerimenti da dare, perché conosco pochissimo la televisione per l'infanzia. Quello che potrei forse segnalarle è questo testo: "Children's Film in the Digital Age: Essays on Audience, Adaptation and Consumer Culture" di Stan Beeler e Karin Beeler. O magari potrebbe contattare gli autori per dei suggerimenti: http://www.unbc.ca/english/faculty. Se vuole, dica pure loro che sono stata io a dirle di contattarli.

      Mi dispiace non poterle essere di più aiuto di così. Ho provato a risponderle privatamente, ma la mail non risultava valida. In bocca al lupo! Se ha piacere, terminata la tesi, di inviarmela, la leggo con piacere. :) Giada

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