martedì 24 maggio 2011

GOSSIP GIRL: la quarta stagione


Gossip Girl, che ha chiuso la sua quarta stagione lo scorso 16 maggio, negli USA,  ha fatto un po’ il suo tempo – il suo meglio come telefilm che è un misto di soap adolescenziale ed Edith Warthon lo ha dato nella seconda stagione – e la ragione per seguirlo davvero è solo una: Chuck (Ed Westwick) e Blair (Leighton Meester). L’arroganza di lui e la puzza sotto il naso di lei, lui suadente, lei civetta, lui con la sua tendenza auto-distruttiva, lei con le sue macchinazioni che la fanno sembrare Will E. Coyote, il credersi una spanna al di sopra degli altri di entrambi, l’amarsi e farsi la guerra contemporaneamente, i loro giochini (anche sotto le lenzuola) capendosi e accettandosi completamente è ciò che li ha sempre resi intriganti. Vedi che si amano e che si vogliono anche quando magari si consigliano reciprocamente su come sedurre qualcun altro (4.14) o si lasciano (4.22). Chimica allo stato puro. Il resto, escludendo Serena (Blake Lively), che è comunque una colonna portante, è filler, riempitivo.

La quarta stagione sotto questo profilo è funzionata abbastanza nella prima metà, molto meno nella seconda. La “piccola fiammiferaia” dal cuore d’oro Eva (Clémence Poésy), che aveva salvato Chuck dopo il bel colpo di scena dell’aggressione che aveva chiuso la stagione precedente, e la presunta paternità del bebè di Georgina (Michelle Trachtenberg) da parte di Dan (Penn Badgley), una menzogna, sono state mollate come patate bollenti: bene. Non c’è niente di peggio di una santarellina sciacquetta e di un frignante infante a togliere gusto a quello che è solo un godibile intruglio di macchinazioni e intrighi. Se non deve avere dignità che almeno non ne abbia con gusto.

Chuck e Blair che sotto sotto si amano ancora e che complottano per la distruzione reciproca potevano essere meglio (leggi: potevano di più desiderarsi e non ammettere di volersi), ma sono stati sufficientemente piacevoli, fra tregue più o meno formali, le loro sessioni da “Enemies with benefits – nemici con benefici” (4.08) , lei che vuole una “Bass-ectomia” (4.08) e lui che si lascia sfuggire un “ti amo” (4.09) fra le lenzuola. Se accettiamo che ammettano alla fine di amarsi e contemporaneamente di lasciarsi, con lui che si dedica alla riconquista delle industre Bass e corteggia Raina (Tika Sumpter), e lei che mira a essere Hillary Segretario di Stato, non Hillary alla Casa Bianca (4.09) e decide per un tirocinio in una rivista di moda che fa molto “The Hills” e poi intraprende la sua storia di Cenerentola che aspira al ruolo di principessa accanto a Louis (Hugo Becker)… se lo accettiamo è perché vogliamo nuove schermaglie fra loro e vederli che si riconquistano.

Non è quello che è stato fatto nella seconda parte della quarta stagione. Blair e Dan? Vogliamo scherzare? Sono a favore del fatto che li facessero un po’ più amici. Dopotutto una relazione che non si modifica sarebbe assurda, ma pensare anche solo di avvicinarli romanticamente è un tradimento di quello che i personaggi sono anche se non si pensa, come me, che tutto ciò che Dan tocca diventa noioso. Meno male che hanno fatto presto marcia indietro e la parte finale della stagione ha dato un po’ della seconda cosa migliore di Gossip Girl dopo Chuck e Blair: Chuck che soffre e si macera. Ancora una volta per via padre. È la solita scusa trita, ma soddisfa il nostro gusto di telespettatori sadici e quindi non ce ne lamentiamo. L’introduzione di Russell Thorpe (Michael Boatman), oltre a dare un po’ di colore a un cast troppo WASP, in questa prospettiva ha avuto il suo senso. Come si vede che sanno bene che ci piace vedere Chuck tormentato.

L’introduzione di Juliet (Katie Cassidy), i suoi intrighi per distruggere Serena per il fatto che il fratello Ben (David Call) è finito in carcere per “colpa sua” hanno retto per un po’, anche perché la storia ha ben coinvolto anche Lily (Kelly Rutherford) ed Eric (Connor Paolo), ma è stata chiusa in modo affrettato, con buona pace di Nate (Chance Crawford) che, al di là delle vicende con il padre in carcere, ha avuto ben poco da fare. Per non parlare della meteora del professor Colin Forrester (Samuel Page) come spasimante di Serena,  o di Ben - prima cattivo, poi buono, poi cattivo, poi di nuovo buono in modo troppo funzionale al momento –, un personaggio risibile e insulso: hanno mostrato una Gossip Girl amatoriale nella costruzione narrativa, ingenuamente smaccata e decisamente non quella che si chiama buon televisione. Serena cambia uomini con la stessa disinvoltura con cui si cambia d’abito, e con la stessa intensità emozionale. 

Che la triade Jenny (Taylor Momsen) - Juliet -Vanessa (Jessica Szohr) al contrattacco contro i “ricchi e famosi che ce l’hanno sempre facile” sia sta usata per un mordi e fuggi è stato in fondo uno spreco. Già è stato detto che Jenny e Vanessa non ci saranno nella prossima stagione, salvo qualche possibile comparsata sporadica. Non mi mancheranno: Jenny ha fatto il suo tempo, Vanessa non mi ha mai convinta. L’arrivo della cugina di Serena (4.18), Charlie (Kaylee DeFer), una finta santarellina pseudo-squlibrata la cui identità è uno dei colpi di scena della season finale (4.22), che è già stata confermata per la prossima stagione, sembra assicurare un futuro di un bel po’ di gustose carognate, tanto più se in combutta con Georgina. E il colpo di scena a pochissimo dalla fine – quando Dorota (Zuzanna Szadkowki) ha buttato via la spazzatura - pure è stato inaspettato.

Gossip Girl non ha dato il meglio di sé questa stagione, ma me lo sono goduto comunque. 

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