lunedì 18 luglio 2011

CANTIERI D'ITALIA: corso d'italiano per stranieri


“E ora ‘Benvenuti in Italia!’” esordisce, subito dopo la presentazione del sommario, ogni puntata di Cantieri d’Italia (Rai2, giovedì e venerdì, ore 10.20, in forma ridotta, poi su RaiScuola e sul web) sottotitolato “l’italiano di base per costruire a cittadinanza”. Nato dalla collaborazione del Ministero dell’Interno, dell’Unione Europea, che lo co-finanzia, e di Rai Educational, si tratta di un corso di lingua italiana L2, per persone che la usano come seconda lingua cioè, ed è anche un percorso alla legalità e alla conoscenza dei diritti e dei doveri dei cittadini.

Costruito su quaranta puntate-moduli (visibili interamente sul web, dove ci sono anche 600 esercizi collegati alle unità trattate, con possibilità di autovalutazione) si articola in quattro momenti. La prima, chiamata appunto “Benvenuti in Italia” presenta una serie di scenette con situazioni tipo (a scuola, in municipio, all’anagrafe, in banca, al mercato, al bar…) di cui protagonisti sono 10 personaggi di cui due italiani (Giuseppe e Giovanna, un’anziana che non si capisce perché sia recitata da una giovane, quando ben potevano prendere un’attrice dell’età corrispondente al personaggio) e gli altri rappresentanti delle nazionalità straniere più diffuse in Italia: Marcia (italo-brasiliana), Khadija (marocchina), Zou (cinese), Angel (ecuadoriano), Pauline (nigeriana), Pavel (moldavo), Kevin (albanese), Julia (ucraina).

Le frasi ed espressioni più significative rispetto all’argomento vengono riprese e illustrate, con accompagnamento della dicitura scritta, in “Per usare l’italiano”, una sorta di corso base; poi c’è il “Vocabolario visivo”, lemmario di termini appena utilizzati relativi all’argomento; e infine “Vivere in Italia” dedicato ai diritti e ai doveri, ma anche alle opportunità presenti nel nostri Paese. Un programma concretamente utile, linguisticamente di base, ma non facilissimo (un po’ di italiano lo si deve pur sempre sapere per capire le spiegazioni, nonostante l’ampio supporto video), di una Rai davvero servizio pubblico.

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