giovedì 31 maggio 2012

QUEER AS FOLK: una guida agli episodi - 1.03


Episodio 3 (Su YouTube in tre segmenti: primo, secondo, terzo)



Scritto da: Russel T. Davies
Regia: Charles McDougall

Plot. Alexander torna dalle vacanze e Vince, accompagnato da Phil, va a prenderlo all’aeroporto. Fanno una rimpatriata fra amici, da Stuart prima e a scolarsi una birra in Canal Street a seguire. Arriva anche Nathan, accompagnato da Donna, a cui ha confidato di essere stato scaricato da Stuart. Poi, “Di sabato sera? Si va al Babylon!”. Tutti guardano ammirati mentre Stuart, sulla pista da ballo, rimorchia non uno, ma due dei ragazzi più belli e desiderati, in un colpo solo. A casa fa sesso sfrenato con entrambi e poi si riguardano insieme la registrazione. Vince manda via il suo lui, causa parassiti anali, e si consola con un porno. Phil accetta della droga dalla sua conquista che, preso dal panico, scappa lasciandolo sul pavimento della cucina morto di overdose.

Commento. La puntata è una delle più complesse e devastanti, con l’agghiacciante chiusura di Phil morto sul pavimento giustapposto alle scene dei sui amici che, altrove, si divertono, e con la telefonata di comunicazione della madre di Phil a Vince, che gli fa sapere che lo hanno trovato giorni dopo, accostata a quelle del gruppo che folleggia mezzo fatto. Crudo e spietato come solo QAF sa essere, freddo e di un insensato chiarissimo senso. Facendo un passo indietro, il magnetismo di Stuart che conquista 2 adoni senza nemmeno provarci sotto gli occhi sorridenti ed ammirati di tutti è l’apoteosi di quello che il personaggio è. C’è il suo desiderio, il suo adocchiare la preda, il suo avanzare sicuro di ottenerla e il suo afferrarla senza sforzo e godersela. È il leone, è il re, è il migliore. Lo fa per tutti. E la sua corte se ne compiace. Lo humor abbonda (soprattutto alle spalle di Vince e Alexander). La stravaganza: Vince e gli amici, nella rimpatriata, riguardano e commentano il video del funerale di lady Diana. 

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